Desideriamo ringraziare Chiara Sasso per il bell’articolo comparso sul settimanale Carta dello scorso 8 febbraio. Annoverandoci tra realtà che aderiscono al Patto di mutuo soccorso, Chiara ha parlato dell’andare a piedi come mezzo per «salvaguardare luoghi incantati per la loro bellezza». È certamente il caso di Comboé (e dei valloni dell’Alleigne, di San Grato e di tanti altri valloni, protetti, a volte, da leggi specifiche, altre volte trasformati dalla presenza non sempre rispettosa dell’uomo), «una delle ormai poche valli valdostane non segnate da strade o da impianti di risalita».
Su Carta, Chiara ha ripercorso le tappe principali della nostra lotta, dalla raccolta firme, alle marce a Comboé, al ricorso amministrativo, ha ricordato l’importanza – naturalistica e geologica – del vallone di Comboé e l’esistenza di vie alternative per la valorizzazione dell’alpeggio comunale, quali l’ipotesi della monorotaia.
Intanto, per non sprecare la presenza della neve, qualcuno fra noi sta pensando di organizzare una racchettata, con annesso servizio fotografico del vallone nella sua veste invernale. Speriamo di poter proporre quanto prima l’iniziativa sul blog e (in seguito) le foto.
Per finire, una proposta: se conosci Comboé, se per te il vallone rappresenta qualcosa, raccontaci la tua esperienza. Scrivi un breve testo e invialo a amicicomboe@libero.it: lo pubblicheremo!
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