Un nuovo importante soggetto entra nel dibattito relativo alla strada del Comboé.
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, mercoledì 12 settembre, ha scritto al Comune di Charvensod e all’Assessorato regionale del Territorio per conoscere se, in merito alla costruzione del sentiero carrabile di Comboé, «sia stata prevista un’opportuna valutazione d’incidenza che tenga conto delle specifiche caratteristiche e degli obiettivi di conservazione del sito in esame.» Le locali associazioni ambientaliste hanno già da tempo segnalato che la mancanza della Valutazione d’incidenza si configura come una grave inadempienza.
Il Comitato Amici del Vallone di Comboé ribadisce la necessità di tali studi in quanto i lavori insistono su un’area compresa in una Zona di Protezione Speciale, denominata “Mont Avic e Mont Emilius”.
Anche il presidente di Legambiente Valle d’Aosta, Maria Pia Simonetti, interpellata in merito, non si stupisce di tale intervento: «l’assenza della valutazione di incidenza, da noi ripetutamente segnalata a Regione e Comune, costituisce uno degli elementi fondanti il nostro ricorso al T.A.R., perché rappresenta una grave violazione della direttiva CEE 92/43».