Vittoria al Tar e nuove minacce

 
 
 Molte cose sono successe negli ultimi mesi circa la vicenda di Comboé.
 Innanzitutto, lo scorso 8 luglio il Tar ci ha dato ragione, accogliendo quasi tutti i motivi da noi esposti e, in particolare, soffermandosi sull’«insufficienza delle ragioni sottese alle scelte dell’amministrazione», con riferimento «alla comparazione effettuata tra le due soluzioni proposte per realizzare un collegamento con gli alpeggi siti nel vallone di Comboé, sinora raggiungibili solo attraverso un sentiero pedonale: quella della pista carrabile e quella della monorotaia».
 Leggi la sentenza per intero.

 La monorotaia, già utilizzata in varie località della Valle d’Aosta, costituisce per noi un’alternativa possibile e meno impattante alla strada, nonché economicamente meno onerosa. Di segno completamente diverso la valutazione del comune di Charvensod. Nel migliore dei mondi possibili, la sentenza del Tar sarebbe stata dirimente: nella realtà, lo scorso 23 settembre, comune di Charvensod e Regione Autonoma Valle d’Aosta hanno presentato un ricorso al Consiglio di Stato per chiedere l’annullamento della sentenza.
 Alleghiamo il testo del ricorso.
 Noi, naturalmente non ci fermiamo, anche perché troviamo del tutto infondate le motivazioni addotte, in sostanza le stesse bocciate dal Tar, oltre a un tentativo di delegittimazione di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, che ha presentato il nostro ricorso. Secondo comune e regione, infatti (e contro la pratica quotidiana di tutte le regioni italiane), soltanto i rappresentanti nazionali di Legambiente avrebbero potuto firmare l’istanza. Si tratta, a nostro avviso, di un motivo pretestuoso, anche perché la sentenza del Tar era entrata significativamente nel merito della questione. Qualora la sentenza del Tar dovesse essere annullata in base a un vizio di forma, resterebbe la sostanza di un giudizio che dà ragione a noi, ma che non potrebbe essere utilizzato.
 Per evitare che si giunga a tanto, anche noi, attraverso Legambiente, ci costituiremo in giudizio, presentando nuovamente le nostre ragioni. Entro il 23 ottobre, vi aggiorneremo presentando la nostra memoria costitutiva.

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2 risposte a Vittoria al Tar e nuove minacce

  1. Mirco scrive:

    E’ molto strano come mai il servizio Aree protette, consenta l’intervento quando cìè il gallo forcello interessato. In altri luoghi, dove il forcello era molto meno interessato, il servizio regionale si è espresso duramente contro. Perchè quindi nel caso del vallone del Comboè è morbido? Non c’è oggettività oppure indipendenza del servizio?

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